La seconda opportunità di Carlos Dante

di José, el de la quimera

C'è sempre una seconda opportunità. Correva l'anno 1943 e l'orchestra di Alfredo De Angelis, con i suoi cantanti Floreal Ruiz e Julio Martel, era gia una delle più popolari del momento. Improvvisamente, Floreal Ruiz lascia l'orchestra di De Angelis per andare a cantare con quella di Anibal Troilo in sostituzione di Francisco Fiorentino. Alfredo De Angelis non ne capì il perché, però rassegnato cominciò a cercare un nuovo cantante: Allora considererò l'opportunità di realizzare una vecchia idea. Quella di tirare dalla mia parte Carlos Dante. La cosa bella era che durante un lavoro in anni passati, in un teatro di Lanús, noi abbiamo fatto amicizia. Io avevo una grande ammirazione per le sue capacità ed ero sicuro che avrebbe avuto un buon impatto. Carlos Dante, però, non pensava la stessa cosa. Mi costò lavoro convincerlo.
Nestor Rodi, procuratore di De Angelis, parlò con Carlos Dante che gli disse: Mi dica. Mi sta prendendo in giro? Carlos Dante aveva gia 40 anni e da molti non cantava. Aveva un lavoro alla Y.P.F. (Yacimientos Petrolíferos Fiscales), società nella quale anch'io lavorai per molti anni. In realtà era risentito con l'ambiente artístico. Insistendo, De Angelis lo convinse a lavorare per almeno tre mesi. Alla fine Carlos Dante stette con l'orchestra 14 anni! e fu uno dei più grandi successi della decade del '40.
La rivista Radiofilm pubblicò il 23 agosto del 1950 un articolo intitolato: "Carlos Dante converte in realtà il suo sogno". Il giornalista esordiva così: Nel 1927 un giovanotto che lavorava con l'orchestra di Pracánico in un teatro della calle Corrientes [al cinema Astral, in Corrientes stretta, attualmente teatro Astral], animando gli intervalli tra le sessioni con numeri di attrazione non meno che Carlos Gardel, cominciò a sognare. Si chiamava Carlos Dante. Al secolo Carlos Dante Testori.
De Angelis, Dante e Martel
Dante, Noda ed i suoi chitarristi
Di tanto in tanto, soddisfava il 'vizio', cantando in qualche orchestrina da ballo. Nel 1944 fu chiamato da Alfredo De Angelis per rimpiazzare Floreal Ruiz. Carlos Dante non desiderava accettare un vero contratto però... la vocazione fu più forte che la sua decisione ed i palcoscenici tornarono ad illuminare la sua esistenza. Quando credette che fosse arrivata la sua occasione, Carlitos conquistò la gloria e potè 'toccare il cielo con le mani'.
Una notte a Parigi, dopo aver cantato al "El Garrón" di Montmartre con l'orchestra di Manuel Pizzarro, gli si avvicinò una persona diciendoli: L'ascoltai con molta attenzione. Siete un eccellente cantante di tango. Non cambiate nulla della vostra maniera di cantare. Il tango bisogna recitarlo, non gridarlo.
[Lo stile cambiò dopo la decade d'Oro del 40 ed i tanghi incominciarono ad essere gridati!]. Questa persona era il gran barritono italiano Titta Ruffo.
In questo video, Dante canta nel film "Muchacho de la Ciudad" del 1937 con l'orchesta di Elvino Vardaro, vi si può vedere anche il giovane "Anibal Troilo" in prima fila con il suo bandoneón.

Si nota, tuttavia, che Carlos Dante non ha ancora scoperto il suo registro vocale, come sarà proposto da Alfredo De Angelis.

Nel 1941 prese parte al film del famoso compositore di tanghi e regista Manuel Romero, "Un bebé de París".

Secondo Isabel De Angelis, figlia di Alfredo, prima di entrare nell'orchestra di suo padre, Carlos Dante cantava con sonorità del tipo "cornetta" e De Angelis poi gli cambiò il registro della voce. Un esempio di questo si può sentire nel tango "Remembranzas" dove Carlos cambia il tono nel ritornello. Carlos sapeva presentarsi al pubblico con lo stato d'animo adeguato giacché in gioventù fu anche attore di teatro.

La rivista "Sintonía" così scriveva su di lui: Dante non è un cantante improvvisato; è un vero cantante. Sarebbe bene anticipare che prima di essere porteño, è di Boedo. Il suo esordio fu amaro come di solito. Senza ordine di tempo lo troviamo la prima volta come 'chansonier' di Caló. Agustín Irusta lo unì a Noda (1936)... Però il duo dovette sciogliersi quando il tango tramontò.
Quí, il duo Dante-Noda nel 1936:

Dante cantò in Europa con Juan [in realtà Rafael] Canaro e fu uno dei primi vocalisti dell'orchestra e parte integrante del duo più famoso. Improvvisamente, la mancanza di interesse per le sue performance da parte delle orchestre radiofonichee lo lasciò sconcertato, pur essendo nel pieno possesso dei suoi mezzi.

Il disorientamento alimentò la mancanza di fiducia in se stesso... così decise di cambiare attività. Uno dei migliori cantanti si dedicava ad un altra occupazione convinto di non essere all'altezza! Cominciò a lavorare in una grande azienda [YPF]. Passava il tempo, nessuno si accorgeva di lui, Dante credeva, più che mai, giustificato il suo allontanamento; però, all'improvviso..., ecco che un giorno riceve un importante proposta dal procuratore di De Angelis, Rodi. Non voleva tenerne conto, e sicuramente non aveva nemmeno la volontà di parlare dell'argomento ma Rodi insistì: un solo tango: 'Melenita de Oro' fu sufficiente...
Carlitos Dante debutta il 1 di ottobre del 1944 al café "Marzotto" nella "calle" Corrientes, con la nascita del duo Dante-Martel.

Lunedì 1mo aprile del 1946, alle ore 20, Alfredo De Angelis ed i suoi cantanti Carlos Dante e Julio Martel iniziano quello che diventerà un programma famosissimo: "Glostora Tango Club". Uno spazio di 15 minuti nel quale "Il catalizzatore del gran mondo, il talento mondiale", presentava il suo "astro esclusivo della radiofonia argentina". Ecco, il debutto:

De Angelis con i suoi cantanti furono un autentico "fenomeno sociale", come dice anche il titolo del libro della figlia. La tiratura dei suoi dischi batterono tutti i records di vendita come anche gli incassi nei clubs durante i carnevali. In quelle milonghe arrivavano 6 mila persone! Fu la famosa "Decade d'Oro degli anni 40". In questo film ("El cantor del Pueblo") si può ascoltare uno dei suoi grandi successi, il tango "Pregonera", con Alfredo De Angelis al piano:
Nel 1951, Martel abbandona l'orchestra di De Angelis e sarà rimpiazzato da Oscar Larroca. Nasce il duo Dante-Larroca, che ebbe un gran successo, non ostante fosse già passata la decade d'oro del tango. Nel 1958, dopo più di 140 registrazioni con De Angelis, Carlos Dante lascia l'orchestra per cantare prima con Larroca e poi come solista fino al 1974, quando si ritira. Va ricordato anche che fu un compositore; scrisse i tanghi "Esta noche me despido" (musica) ed "El retrato de mis viejos" (testo) tra gli altri.

Carlitos Dante nacque il 12 marzo del 1906 e ci lasciò il 28 aprile del 1985, per entrare nell'immortalità come uno dei migliori cantanti dell' Epoca d'Oro del Tango.

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Esta noche mis amigos,
ha de ser mi última noche,
A ver muchachos, un tango,
quiero evocar mil recuerdos,
quiero que reine alegría,
en esta hora final,.
rezonguen los bandoneones,
y que lloren los violines,
a ver muchachos,
un tango,
en esta hora final.
Questa notte amico mio,
deve essere la mia ultima notte,
A vedere i ragazzi, un tango,
Voglio evocare mille ricordi,
voglio che regni l'allegria,
in quest'ora finale,.
brontolino i bandoneones,
e che piangano i violini,
a vedere i ragazzi,
un tango,
in quest'ora finale.

("Esta Noche me despido", Dante/Rótulo)

Fonte:

De Angelis, Isabel, 2004, Alfredo De Angelis. El fenómeno Social. El Tango Club. Ed. Corregidor

La strada percorsa da Carlitos Dante fu lunga e ricca di aneddoti. Perfezionò una collaborazione con D'Arienzo, Visca, Ferrazano, e poi con Miguel Caló [e Pedro Maffia, dove suonavano Vardano e Osvaldo Pugliese]. Era in Europa con il set di [Rafael] Canaro [lavoravano all'Empire di Parigi] quando formò, su richiesta di Agustín Irusta, un duo con Pedro Noda; che fu l'indimenticabile compagno di Agustín Magaldi.

I successi artistici lo accompagnarono sempre però non lo finanziarono mai. Stanco di lottare, deluso dalle difficoltà di sviluppare le sue attività artistiche, lasciò il tango, abbandonò la musica e si dedicò completamente alla sua attività al YPF [dove lavorò nell'amministrazione per 17 anni].