Yo no sé por qué extraña
razón te encontré,
Carillón de Santiago
que está en la Merced,
con tu son inmutable,
la voz de mi andar,
de viajero incurable
que quiere olvidar.
Milagro peregrino
que un llanto combinó.
Tu canto, como yo,
se cansa de vivir
y rueda sin saber
dónde morir...
Penetraste el secreto
de mi corazón,
porque oyendo tu son
la nombré sin querer.
Y es así como hoy sabes
quién era y quién fue,
la que busco llorando
y... que no encontraré!
Mi vieja confidencia
te dejo, Carillón.
Se queda en un tañir,
y al volver a partir
me llevo tu emoción
como un adiós.
Io non so per quale strana
ragione ti incontrai,
Carillon di Santiago
che sta alla Merced,
con il tuo suono immutabile,
la voce del mio andare,
di viaggiatore incurabile
che desidera dimenticare.
Miracolo pellegrino
che un pianto combinò.
Il tuo canto, come me,
si stanca di vivere
e gira senza sapere
dove morire...
Penetrasti nel segreto
del mio cuore,
perché ascoltando il tuo suono
la nominai senza volerlo.
Ed è così come oggi so
chi era e chi fu,
quella che cerco piangendo
e... che non incontrerò!
Mia vecchia confidenza
ti lascio, Carillon.
Se rimane in un suono,
ed al ripartire
mi porto la tua emozione
come un addio.
Orchestra Tipica Alfredo De Ángelis, canta Carlos Dante
Rodolfo Biagi e la sua Orchestra Tipica, canta Jorge Ortiz
Orchestra Tipica Victor, canta Ernesto Fama
ballano Osvaldo e Coca
Orchestra Héctor Stamponi, canta Edmundo Rivero
Orchestra Armando Pontier,
canta Roberto Goyeneche detto "El polaco"
Canta Ignacio Corsini accompagnato da tre chitarristi:
Armando Pagés, Rosendo Pesoas ed Enrique Maciel
Scritto e musicato da Enrique Santos Discépolo e Alfredo Le Pera è uno dei tanghi che vanta innumerevoli versioni orchestrali. Storia di un ramingo vagabondo che cerca il suo amore. Sente nel suono delle campane della Basilica de la Merced di Santiago il nome della sua bella che non ritroverà.
Scritta per la cantante Tania riscosse un grosso successo in Cile e poi fu portata a Buenos Aires nello spettacolo "Buenos Aires es un Fenómeno" una rivista rappresentata al Teatro Cómico. La versione più nota e ballata è quella della Orchestra Tipica Victor per la voce di Ernesto Famá (1931) che si limita però all'ultima strofa. Sempre del 1931 la versione cantata, quasi per intero il testo di Discépolo. Nel 1932 anche l'Orchestra di Osvaldo Fresedo con Teofilo Ibanez propone una versione che si limita alla seconda strofa. Poco ballata ma ugualmente parca di poesia è la versione dell'Orchestra di Roberto Firpo dove il cantante Príncipe Azul ci propone solo la seconda strofa del testo di Discepolo. Ugual fatica Francisco Fiorentino con l'Orchestra di Pedro Maffia. Più generosi, invece, i cantanti delle Orchestre di Rodolfo Biagi (1941) e Alfredo De Angelis (1957) che ci cantano i testi completi e rispettivamente troviamo in calce Jorge Ortiz e Carlos Dante. Pazientate con il video della Tipica De Angelis perché il primo minuto è senza audio.
Orchestra Tipica Pedro Maffia, canta Francisco Fiorentino