Oigo Tu Voz

Música: Mario Canaro
Letra: Francisco García Jiménez

tango 1943

Miedo de morir,
ansia de vivir,
¿sueño o realidad?...
Algo quiere ser
un amanecer
en mi soledad...
Canto que olvidé,
sitios que dejé,
dicha que perdí...
¡Hoy en la emoción
de mi corazón
todo vuelve a mí!

Oigo tu voz
¡la que mi oído no olvida!
Me trae tu voz
hasta mi pena escondida
la luz y la vida
de un rayo de sol...
Vuelvo a escuchar
el nombre mío en tu acento,
sin descifrar
si es la palabra que siento
mentira del viento,
delirio, no más...

Tiemblo por saber
si en mi puerta estás,
si es tu propia voz;
y no quiero abrir
para no llorar
muerta mi ilusión...
Déjame pensar
que a salvar vendrás
el desecho amor...
¡Déjame creer
que eres siempre, al fin,
tú mejor que yo!

Paura di morire,
ansia di vivere,
Sogno o realtà?
Qualcosa che vuol essere
un'alba
nella mia solitudine...
Canto che dimenticai
posti che lasciai
ho detto che la persi...
Oggi con l'emozione
del mio cuore
tutto mi ritorna!

Sento la tua voce
che il mio orecchio non dimentica!
La tua voce porta
al mio dolore nascosto
la luce e la vita
di un raggio di sole...

Ritorno a sentire
il mio nome nel tuo accento
senza decifrare
se è la parola che sento
bugia del vento
delirio, solo...

Tremo per sapere
se sei alla mia porta
se è proprio la tua voce;
e non voglio aprire
per non piangere
la morte della mia illusione...
Fammi credere
che verrai a salvare
il disfatto amore...
Fammi credere
che , alla fine, sei sempre,
tu migliore di me!

Ultimo di una grande famiglia di musicisti, Mario Canaro diresse il Quinteto Pirincio dopo la morte del fratello Francisco. Scrisse molti tanghi di successo tra cui ricordiamo Oigo tu Voz. Il testo di Francisco García Jiménez è stato interpretato da molti cantanti come Enrique Campos per l'orquesta di Ricardo Tanturi, Raúl Berón per Lucio Demare e ultimo, ma non per questo meno importante, Javier Di Ciriaco per il Sexteto Milonguero. María Inés Bogado e Sebastian Jiménez, Campioni del Mondo di Tango Salon nel 2010, ballano il tema sulla musica del Sexteto Milonguero. I giovani, e forse ancora acerbi, ballerini porteñi interpretano la musica con sensualità e portamento non troppo distanti dalla recente didattica che li hanno portati alla conquista del titolo mondiale. Pare che si dedichino anche all'insegnamento, bruciando le tappe. Come recita un vecchio adagio: "Chi no sa, insegna..." loro partono sicuramente da posizioni avanzate anche se avremmo preferito vederli balare sulle proprie gambe per più tempo prima di passare la barricata e diventare professori. Frutto della crisi o dell'evitabile cupidigia? Ad ogni buon conto in questo tango "camminano" superbamente, qualcosa da imparare c'è sempre.

Orquesta tipica Ricardo Tanturi,
canta Enrique Campos

María Inés Bogado e Sebastian Jiménez

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Orquesta tipica Lucio Demere, canta Raúl Berón