Viejo portón

Vals 1941

Musica: Maximo Orsi
Testo: Hector Palacios

Superba interpretazione di questo vals da parte della più grande coppia di ballerini esistenti sul pianeta tanguero. Parlo di Giselle Anne e di Gustavo Naveira. Sulla musica dell'Orquesta Tipica di Rodolfo Biagi per la voce di Teófilo Ibañez il genio inventore del tango nuevo ci offre una prestazione di assoluta qualità. Ogni battuta è onorata da un movimento, sia esso un passo, un cambio di peso o una semplice finta di busto. La mitica Giselle Anne lo segue e lo interpreta in una simbiosi tanguera che non ho mai ravvisato in nessuna coppia di ballerini. Sono la vera incarnazione iconografica del tango: una testa, due corpi e quattro gambe. La semplicità dei movimenti nascondono anni di affiatamento e conoscenza profonda della musica e della scomposizione dinamica del gesto tanguero. Nei primi anni del 2000 ebbi la fortuna di conoscerli e seguire alcuni stages, straordinaria la loro capacità didattica. Incontrai ancora la coppia a Buenos Aires nel novembre 2004 quando l'attività era frenata dalla nascita del loro pargolo. Ballavano al Café Ideal assieme ad altre coppie di anziani ballerini proponendo una parodia della storia del tango. Era un tardo pomeriggio, costo del biglietto per un tavolino di prima fila 6 pesos (2,5 €). Incredibile ma vero, ma quella era la riconoscenza verso una generazione di tangueri che aveva mostrato al giovane Gustavo una via dignitosa per vivere e sopravvivere. Ed ora l'uomo che aveva avuto fortuna all'estero tornato e riconoscente aiutava chi ancora di tango, in patria, stentava ad arrivare a fine mese. Un grande, sia in pista che fuori. Guardateli, c'è tutto da imparare!

In calce il maestro Luis Alberto Rojas improvvisa con Mariella Lazzaro alla Milonga del Geco in perfetto abbraccio chiuso. Lo spazio a disposizione e l'entusiasmo dei ballerini ci fa dimenticare il minimalismo e la sobrietà tipica dello stile milonguero. I passi lunghi ed ariosi, sempre al compass, sottolineano ogni accento della frase musicale.

Algarrobo: Prosopis pallida, albero di carrube.
Ceibo: Erithrina cristagalli, fiore nazionale argentino.

Sangraba en la noche, su canto de angustia,
tus labios temblaban de intensa emoción,
estrofas dolientes, humildes y mustias
colgó del alero del viejo portón.
En sombras envueltos, sin más compañía,
que el dulce recuerdo de un hondo querer,
así su guitarra, profunda gemía
vibraban sus cuerdas, como una mujer.

Suplico del viento, voces de los llanos,
rezos angustiosos, quejas de dolor,
pájaros errantes que una primavera
como un sol de fuego chamuscó el amor.
Fuerte fue el cariño como un algarrobo,
que un hachazo al tiempo, fácil lo partió,
y hoy en el silencio largo de una ausencia,
llora una guitarra, junto a su cantor.

¡Te quiero!, susurran, a orillas del río
las largas melenas, del sauce llorón,
florecen los ceibos que moja el rocío
tristón en su rojo, como un corazón.
Las aves y el viento musitan: ¡Te quiero!
Te dicen cantares con santo fervor,
mas yo en mi silencio, paciente te espero
y rondo en tu vida como un girasol.


Sanguinava nella notte, il suo canto di angoscia,
le tue labbra tremavano di intensa emozione,
strofe dolenti, umili ed appassite
sospese dalla gronda del vecchio portone.
In ombre avvolte, senza più compagnia,
che il dolce ricordo di un recondito volere,
così la sua chitarra, gemeva profondamente
vibravano le sue corde, come una donna.

Supplizio delle vento, voci delle pianure,
preghiere angosciose, lamenti di dolore,
uccelli vaganti che una primavera
con un sole ardente, bruciò l'amore,
forte fu l'affetto come un carrubo,
un trucco del tempo, facilmente lo separò,
ed oggi nel lungo silenzio della sua assenza,
piange una chitarra, assieme al suo cantante.

Ti voglio!, sussurrano, sulle rive del fiume
le lunghe chiome, del salice piangente,
fioriscono i ceibos che bagnati di rugiada
un po' tristi nel loro rosso, come un cuore.
Gli uccelli ed il vento bisbigliano: Ti voglio!
Ti dicono cantando con sacro fervore,
ma io nel mio silenzio, paziente ti aspetto
e faccio la ronda nella tua vita come un girasole.

Orquesta Típica di Rodolfo Biagi, canta Teófilo Ibañez
ballano Giselle Anne e Gustavo Naveira

Orquesta Típica Miguel Villasboas
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Orquesta Típica di Rodolfo Biagi, canta Teófilo Ibañez,
ballano Mariella Lazzaro e Luis Albero Rojas (2011)