Traduzione a cura di Eric Bigagli, commento Giorgio Padoàn
E ancora ti amo.
Tango struggente che il compositore e badoneonista Luciano Leocata, di origini siciliane mancato esattamente il 5 giugno dello scorso 2012, compone nel 1956. Il tango verrà integrato dal testo del poeta Abel Aznar e interpretato dalle più rinomate orchestre e cantanti rioplatensi. Le versioni ballate in milonga sono principalmente quelle di Carlos Di Sarli con la voce di Roberto Florio e Alfredo De Angelis con Oscar Larroca. Recentemente in alcune milonghe del nord est viene proposta la versione del 1956 dell'Orchestra di Osvaldo Pugliese per la voce di Jorge Maciel, versione intrigante ma non irresistibile. Héctor Varela con Rodolfo Lesica offrono un'interpretazione moderna dalle tipiche sonorità della seconda metà degli anni 50 (tango nuevo). Sottostimata trovo la versione dell'Orchestra di Juan d'Arienzo per la voce di Libertad Lamarque, ma si sa... nel tango le voci femminili non trovano spazio se mancano del tipico timbro da tenore. Versioni come quelle di Alberto Moran e Jorge Falcón raramente entrano nelle tande dei ballabili in quanto è difficile reperire gli altri pezzi per costituire la tanda stessa. Segnalo infine la versione cantata da Armando Moreno con l'Orchestra di Domingo Federico anch'essa del 1956 , anni in cui Moreno si alternava con l'Orchestra di Enrique Rodriguez. Siamo alle soglie degli anni 60 quando il tango era ancora scritto per il ballo, prima del suo grande declino.
Cada vez que te tengo en mis brazos,
que miro tus ojos, que escucho tu voz,
y que pienso en mi vida en pedazos
el pago de todo lo que hago por vos,
me pregunto: ¿ por qué no termino
con tanta amargura, con tanto dolor?...
Si a tu lado no tengo destino...
¿Por qué no me arranco del pecho este amor?
¿Por qué...
si mentís una vez,
si mentís otra vez
y volvés a mentir?...
¿Por qué...
yo te vuelvo a abrazar,
yo te vuelvo a besar
aunque me hagas sufrir?
Yo sé
que es tu amor una herida,
que es la cruz de mi vida,
y mi perdición...
¿Por qué
me atormento por vos
y mi angustia por vos
es peor cada vez?...
¿Y por qué,
con el alma en pedazos,
me abrazo a tus brazos,
si no me querés?
Yo no puedo vivir como vivo...
Lo sé, lo comprendo con toda razón,
si a tu lado tan sólo recibo
la amarga caricia de tu compasión...
Sin embargo... ¿Por qué yo no grito
que es toda mentira, mentira tu amor
y por qué de tu amor necesito,
si en él sólo encuentro martirio y dolor?
Ogni volta che ti stringo tra le braccia,
guardo i tuoi occhi, ascolto la tua voce,
e penso alla mia vita a pezzi,
felice per tutto quello che faccio per te
mi domando: perché non metto fine
a tanta tristezza, a tanto dolore?
Se accanto a te non ho un futuro...
Perché non mi strappo dal petto questo amore?
Perché...
se hai mentito una volta
se ne hai mentito un’altra
e lo fai ancora?
Perché?
io ti abbraccio ancora,
ti bacio ancora
anche se mi fai soffrire?
Io so
che il tuo amore è una ferita
che è la croce della mia vita
la mia perdizione.
Perché
mi tormento per te,
e la mia angoscia per te
è sempre più grande?
E perché,
con l’anima a pezzi,
mi stringo alle tue braccia
se non mi vuoi?
Io non posso vivere come vivo...
Lo so, lo capisco benissimo.
Se accanto a te ricevo solo
l’amara carezza della tua compassione...
Eppure, perché non grido
che è solo una menzogna, menzogna il tuo amore
e perché ho bisogno del tuo amore,
se in lui trovo solo martirio e dolore?
Orchestra Tipica Alfredo De Angelis, canta Oscar Larroca
Orchestra Osvaldo Pugliese, canta Jorge Maciel
ballano Adrian e Amanda Costa